per leggere intero articolo click su immagine qui sopra
tratto da www.ladige.it
28/08/2010
Veneto: sotto il diluvio doppietta Liquigas con Oss e Sagan
Sotto il diluvio, i giovani della Liquigas Doimo hanno messo a segno una
splendida doppietta nel Giro del Veneto: ad imporsi è stato infatti Daniel
Oss che ha preceduto Peter Sagan.
La corsa si è decisa dopo il primo passaggio sul traguardo di castelfranco
Veneto: il gruppo è transitato infatti compatto, ma subito dopo si è
scatenato il nubifragio con il plotone che si è via via frazionato. Poco
prima dell'ultimo chilometro, Oss e Sagan hanno attaccato e messo a segno la
stoccata decisiva. Staccati di pochi secondi, Sacha Modolo e Luca Paolini
hanno regolato poi gli inseguitori.
da www.tuttobiciweb.it
20/08/2010
PER ULTERIORI INFORMAZIONI CLICK SU IMMAGINE
13/08/2010
Da oggi si viaggia con nuove regole
Divieto di vendita di
alcol in autostrada dalle 22 alle 6, notifica dei verbali entro 90 giorni:
entrano in vigore da oggi le nuove norme del codice della strada, pubblicate in
Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 luglio. Norme che si vanno ad aggiungere a
quelle già operative dal giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta.
Tra i provvedimenti in vigore da oggi, la visita medica, ogni due anni, per gli
ultra ottantenni che intendano continuare a guidare, la possibilità di ottenere
il foglio rosa a 17 anni, l'obbligo per gli stranieri di pagare immediatamente
la multa, pena il fermo dell'auto, l'introduzione della prova pratica per il
conseguimento del patentino per guidare ciclomotori e microcar.
Introdotta, infine, "la tolleranza zero" per neopatentati (anche se
cinquantenni), giovani fino a 21 anni e guidatori professionali (tra cui sono
inclusi anche coloro che sono alla guida di un'auto che trasporta una roulotte):
per tutte queste categorie basta un tasso alcolemico inferiore a 0,5 per vedersi
inflitta una sanzione di oltre 600 euro.
Per i guidatori professionali (autisti, tassisti, camionisti) è anche previsto
il licenziamento per giusta causa se subiscono la sospensione della patente per
guida in stato di ebbrezza.
Molte altre sono
le novità che da oggi sono legge e che si possono consultare anche in forma
riepilogativa.
Carte d'identità a rischio - La proroga della scadenza
viene rifiutata in molti paesi.
Una circolare del Viminale invita chi va all'estero a
rifare il documento. Per effetto dell'art. 31 del decreto legge 25 giugno 2008,
n. 112 (convertito nella legge n. 133/2008), la durata della carta d'identità è
stata fissata da cinque a dieci anni, prevedendo altresì l'estensione di tale
durata anche alle carte d'identità in corso di validità alla data di entrata in
vigore del decreto legge. Per effetto di queste disposizioni il Viminale aveva
prontamente diffuso istruzioni ai Comuni sulle modalità di proroga. Tuttavia
tali modalità di proroga hanno trovato quasi immediatamente alcune difficoltà.
Sono infatti stati segnalati "disagi", provocati dal mancato riconoscimento, da
parte delle Autorità di frontiera di un significativo numero di Paesi esteri,
del documento di identità prorogato secondo le modalità disposte dal Viminale.
Pertanto il documento prorogato ai sensi del D.L. 112/2008 diventa
inutilizzabile per l'espatrio. Rimarrà valido per le autorità italiane ma se
dovrà essere utilizzato all'estero sarà necessario procedere alla sostituzione
con una nuova carta d'identità.
da giornale l'adige del 08/08/2010 SU CRONACA VALLI DI FIEMME E FASSA PAG. 39
06/08/2010
Compagno di cordata della Kalenbrunner muore
sul K2
Finisce in tragedia il tentativo di
conquistare la vetta
06
agosto, 15:07
BOLZANO - E' finito in tragedia il quarto
tentativo di scalata del K2 (8.611 m)
dell'austriaca Gerlinde Kaltenbrunner. Durante
l'impresa è precipitato e morto il suo compagno
di cordata, il noto alpinista svedese Fredrik
Ericsson, 35 anni. L'austriaca a questo punto è
tornata indietro e ha rinunciato alla scalata
del'K2, l'ultimo ottomila che manca nel suo
palmares. Kaltenbrunner sarebbe, infatti, la
prima donna a scalare tutti i 14 ottomila senza
l'utilizzo di bombole d'ossigeno. Poco prima
della disgrazia il marito della Kaltenbrunner,
il tedesco Ralf Dujmovits, aveva rinunciato alla
scalata per l'alto rischio di caduta sassi.
Lo svedese Ericsson - informa l'agenzia
stampa austriaca Apa - è precipitato per quasi
mille metri fino all'altezza del campo 3.
Kaltenbrunner, accompagnata da altri alpinisti,
sta lentamente tornando verso il campo base. Nel
frattempo ha iniziato a nevicare ed è aumentato
il pericolo valanghe. Non è ancora chiara la
dinamica dell'incidente. Gerlinde Kaltenbrunner
era stata respinta già tre volte dal K2,
l'ultima volta il 27 luglio scorso. Visto le
buone previsioni, l'austriaca aveva però deciso
di restare al campo base e tentare di nuovo la
scalata. Ericsson era un noto alpinista e
praticante dello sci estremo. Lo svedese ha
perso la vita sul K2, sul quale l'anno scorso
era morto il suo compagno di cordata, il
trentino Michele Fait.
L'alpinista svedese che ha perso la vita
sul K2, Fredrik Ericsson, lo scorso anno vide
morire sulle stesse montagne lo sciatore estremo
trentino Michele Fait, 44 anni. Era la fine
di giugno del 2009 quando i due tentarono la
discesa con gli sci dal K2 ed Ericsson vide Fait
precipitare in un canalone. Accadde sotto gli
occhi anche di altri alpinisti, che erano ad un
campo base e che si precipitarono per
soccorrerlo, ormai invano. Fait con gli sci era
già disceso in passato dall'Everest, ma il K2
era un tentativo da ripetere, dopo che nel 2007
aveva provato, rinunciando a 500 metri dalla
vetta, causa una bufera, in cui morì un altro
italiano, Stefano Zavka, di Terni. Con Ericsson
prima di quel K2 in cui perse la vita, Fait
aveva provato il Laila Peak (6.069 m di quota)
per acclimatarsi. L'obiettivo erano la salita
senza ossigeno, poi la discesa con gli sci, come
stavolta.
TOBLACH - Immersa nel verde che circorda
la bella pista di sci di fondo di Dobbiaco,
l'anello vanta una location d'eccezione e
promette di diventare un punto di
riferimento esclusivo per l'allenamento
secco dei
migliori interpreti dello sci di fondo e del
biathlon internazionale.
Sorta
nella patria delle mitiche sorelle Santer Nathalie,
Saskia e Stephanie e nella dimora
occasionale del più grande biathleta di
tutti i tempi,
Ole Einar Bjørndalen, la
struttura offre la possibilità di percorrere
tre anelli di diversa lunghezza, registrati
per noi da Stephanie, i cui
dettagli sono disponibili di seguito.
per saperne di più click sul titolo in alto
da
04/08/2010
per saperne di più click qui sopra
27/07/2010
per saperne di più click qui sopra
22/07/2010
dal sito http://www.udace.it
20/07/2010
Doping, avviso di garanzia a Petacchi
Il velocista è maglia verde del Tour, leader della classifica a punti e
vincitore di due tappe
Già squalificato per positività nel 2007
Doping, avviso di garanzia a Petacchi
Il velocista è maglia verde del Tour, leader della
classifica a punti e vincitore di due tappe
Petacchi con la maglia verde del Tour (Afp)
MILANO - Alessandro Petacchi ha ricevuto un avviso di garanzia
per «utilizzo di sostanze e pratiche vietate».
Lo riporta la Gazzetta dello Sport. Il velocista,
attualmente maglia verde del Tour, leader della classifica a punti e
vincitore di due tappe, è accusato di aver assunto albumina umana e Pfc (perfluorocarburo),
un dopante del sangue che ha attualmente sostituito l'emoglobina sintetica.
Petacchi è quindi coinvolto nell’inchiesta padovana condotta dal pm
Benedetto Roberti con la Guardia di finanza e i Nas di Firenze.
GIÀ SQUALIFICATO - Lo spezzino era già stato trovato positivo al
salbutamolo nel 2007, ma sostenne che era una sostanza contenuta in un
antiasmatico. Il Tas di Losanna lo condannò però a un anno di squalifica. Il
Pfc aumenta il trasporto di ossigeno nel sangue, senza andare però a
intaccare il valore dell'ematocrito. Per evitare il rischio di embolie,
l'albumina viene assunta per rendere il sangue meno denso.
DA CORRIERE.IT
Avviso di garanzia a Petacchi
"Utilizzo di sostanze vietate"
Lo spezzino della Lampre, vincitore di 2 tappe e maglia verde, è coinvolto
nell’inchiesta padovana condotta dal Pm Roberti: è accusato di aver assunto Pfc
e albumina umana. Il materiale è già sul tavolo della Procura del Coni
Alessandro Petacchi in maglia verde al Tour. Epa
ROMA, 20 luiglio2010 - Una grana. E non da poco. Èquella con cui
deve fare i conti la maglia verde del Tour, Alessandro Petacchi. Poco prima
della partenza per la Grande Boucle, al velocista della Lampre-Farnese è stato
infatti notificato un avviso di garanzia per "utilizzo di sostanze e pratiche
vietate" nell’ambito dell’inchiesta padovana condotta dal pm Benedetto Roberti
con la Guardia di Finanza e i Nas di Firenze. Vincitore delle tappe di Bruxelles
e Reims, Ale-jet è accusato di aver assunto albumina umana e Pfc, la sostanza
tornata di moda come doping ematico (se ne parlò per la prima volta dodici anni
fa) e che ha di fatto sostituito l’emoglobina sintetica, ormai sotto scacco nei
controlli.
testimonianze — L’avviso di
garanzia non sarebbe da legare alla perquisizione avvenuta a inizio aprile nella
sua abitazione, ma a nuove evidenze investigative: testimonianze e altra
documentazione. L’incartamento Petacchi, con altri documenti, è in mano anche
alla procura antidoping del Coni diretta da Ettore Torri. Difficile dire quando
e come il nome di Petacchi sia stato incrociato dagli investigatori. I filoni
dell’inchiesta sono diversi: dalla perquisizione a casa di Lorenzo Bernucci,
compagno di squadra di Petacchi nella Lampre, ai blitz al GiroBio e alle 22
perquisizioni quasi tutte a casa di clienti dell’endocrinologo Filippo Manelli,
uno dei personaggi chiave dell’inchiesta. È probabilmente in questo quadro che
deve essere saltato fuori il nome di Petacchi, forse attraverso una confessione
di uno degli interrogati. Fra questi c’era anche un ex massaggiatore della
Lampre, che aveva cercato di inserirsi pure nel mondo del calcio offrendo la sua
collaborazione ad alcuni giocatori del Napoli.
Alessandro Petacchi, due vittorie al Tour quest'anno. Bettini
sostanza micidiale — Petacchi era
stato trovato positivo al salbutamolo nel 2007: riuscì a difendersi sostenendo
che all’origine della positività c’era un antiasmatico, prima che il Tas di
Losanna lo condannasse a un anno di squalifica. Ora ecco spuntare il
Perfluorocarburo o Pfc. Il suo uso canonico è terapeutico: aiutare, per esempio,
nell’immediato soccorso, le persone che hanno perso molto sangue. L’uso dopante
è invece legato alla possibilità di aumentare il trasporto di ossigeno senza che
il risultato sia "avvertito" dall’ematocrito, cioè sfuggendo a ogni controllo,
anche indiretto. Non c’è mai stato un "positivo" per Pfc: su questo fronte
l’antidoping sta lavorando, ma il traguardo è lontano. Sono noti, invece, i
possibili effetti dell’assunzione, con il rischio di embolie. Quanto
all’albumina umana, sarebbe usata in funzione diluente, per rendere il sangue
meno denso riducendo l’ematocrito.
e adesso? — L’avviso di garanzia è
l’istituto del Codice di Procedura Penale con cui si avverte una persona che si
sta indagando su di lui. Non c’è nessun automatismo fra condizione di "indagato"
ed esclusione dalle corse. Tuttavia, in una condizione simile, Alessandro Ballan
e Mauro Santambrogio quest’anno sono stati esclusi dalla Bmc in seguito al loro
coinvolgimento nell’inchiesta di Mantova in attesa di un chiarimento della
posizione (poi avvenuto). Ma la Bmc, non essendo un team Pro Tour, è una squadra
"invitata" alle grandi corse e quindi la decisione fu presa per non correre il
rischio di vedersi respingere l’invito. Ora che farà la Lampre?
Quando l’aria è arroventata e si
desidera comunque praticare uno sport è necessario ricorrere ad una grande
quantità di acqua, da bere e da spruzzare sul corpo: prima di dare inizio ad una
attività fisica bisogna bere tanta acqua. Non è possibile , da parte mia,
indicare una quantità determinata, perché dipende da vari fattori, primo fra
tutti la massa corporea, tuttavia posso suggerire di continuare a bere durante
lo sforzo, ad intervalli che vadano dai 10 ai 25 minuti. Generalmente, un
impegno meno intenso è affrontato in un tempo più breve, per cui, in questo
caso, le bevute saranno più ravvicinate, e viceversa. Bagnarsi la testa, il
cappello, le braccia, soprattutto i polsi, e, se fa molto caldo, anche gli
indumenti, è utile. Naturalmente non bisogna assumere alcolici, che in realtà
non idratano ma disidratano, né liquidi zuccherati che non combattono la sete.
In quanto agli integratori salini va detto che è vero che portano al nostro
corpo magnesio, potassio e sodio, che noi perdiamo attraverso il sudore, ma non
è che compensino completamente ed in tempi brevi le nostre perdite. Se la
temperatura è proprio estiva lo sport va praticato alle 5-6 di mattina o alle
10 di sera: un’ora di tennis nelle ore pomeridiane e in pieno sole può dare
l’illusione di uno shock benefico per il corpo, perché si traduce in una vera e
propria sauna, ma, in realtà obbliga tutti i nostri apparati, soprattutto quello
cardiocircolatorio, ad un recupero tale, che la partita si trasforma in un
danno. Gli sport in acqua o il ciclismo in pianura sono esperienze solitamente
meno violente. Se la temperatura esterna arriva a 35 gradi e si avvicina
moltissimo a quella del corpo l’organismo non riesce a cedere calore e, con
un’umidità sopra al 50%, il sudore non se ne va dalla pelle. Pensate che in
60 minuti noi possiamo perdere anche più di 2 litri di acqua, quindi molto
più di quanto possiamo assorbire con lo stomaco. Con lo sport deve andarci piano
chi è a rischio dal punto di vista cardiocircolatorio, chi è in forte
sovrappeso, chi ha più di 50 anni e chi è poco allenato. Il nuoto rimane uno
sport completo ed i bacini d’acqua naturali o artificiali, sono contesti in cui
ci si trova protetti dal calore e quindi nella possibilità di muoversi anche
molto senza subire disidratazioni eccessive.
14/07/2010
Maratona
Dolomiti: il vincitore dopato non è iscritto Uisp
"Beffa sulle Dolomiti, ha vinto un dopato": questo il
titolo di un articolo apparso su Repubblica.it del 6 luglio. Vi si legge che
Michele Maccanti, ciclista trentunenne, era risultato positivo alla
eritropoietina e secondo alcune voci che si erano diffuse, sarebbe stato
iscritto all'Uisp.
Da parte sua l'Uisp, dopo attenta verifica, smentisce e fa sapere che Maccanti
non è un suo tesserato. Neppure la sua società di appartenenza, la Asd Phonix
Sintesi Corsa, è affiliata all'Uisp.
"Se fosse stato un nostro socio - spiega Tommaso Dorati, responsabile organizzazione Uisp - lo
avremmo espulso immediatamente dalla nostra associazione, come prevede il nostro
Codice etico al quale è impegnato ogni atleta all'atto dell'iscrizione".
Maccanti fu trovato positivo ai controlli eseguiti nel corso del Campionato
Mondiale crono individuale di Occhiobello, tenuto lo scorso 15 maggio. "Quella
manifestazione - precisa Davide
Ceccaroni, presidente Lega ciclismo Uisp - fu organizzata dall'Uisp
sulla base di un calendario di circa venticinque/trenta manifestazioni che, a
rotazione, ogni anno vengono organizzate dalle associazioni che fanno parte
della Consulta nazionale del ciclismo, ovvero Fci, Udace, Uisp e un'altra
quindicina di organizzazioni. La partecipazione a quella iniziativa non
significava assolutamente che il sign. Maccanti fosse iscritto all'Uisp, perchè
la partecipazione era aperta a tutti i tesserati delle associazioni della
consulta".
"Infatti - prosegue Dorati - venerdi 4 giugno la Commissione di vigilanza sul
controllo doping-CVD ci comunicò la positività di quell'atleta ai controlli
effettuati ma l'Uisp, dopo le necessarie verifiche nei tabulati di tesseramento
si affrettò a rispondere formalmente alla Cvd, spiegando che non si trattava
assolutamente di atleta Uisp".
A quale ente sarà tesserato ?
09/07/2010
Rivoluzione ed evoluzione
nello scialpinismo: nasce "La Grande Course".
Dopo la battuta d’arresto di fine giugno in seno all’Assemblea Plenaria della
ISMF, di quello che era inizialmente il progetto “The Big Race”, i responsabili
delle cinque gare di scialpinismo più famose al mondo, Pierra Menta, Trofeo
Mezzalama, Tour du Rutor, Adamello ski raid e Patrouille des Glaciers, si
uniscono in un nuovo circuito internazionale.
Nato da un’idea del Direttore Tecnico dell’ISMF, il circuito “The Big Race”
avrebbe dovuto contribuire a far decollare lo scialpinismo a livello
internazionale, puntando soprattutto sulla crescita dell’attenzione mediatica e
del numero di nazioni partecipanti al circuito di Coppa del Mondo.
A Salisburgo, tuttavia, l’opposizione delle federazioni più piccole, meno
rilevanti dal punto di vista scialpinistico ma numericamente prevalenti, ha
determinato il parere negativo dell’Assemblea Plenaria della Federazione
Internazionale.
Lo stop al progetto, non ha però fermato la volontà dei cinque comitati di
creare un circuito di gare, “la Grande Course” appunto, in grado di coniugare le
moderne esigenze agonistiche degli atleti con gli aspetti tradizionali più
nobili dello scialpinismo.
Programma 2011
Pierra Menta (Areches - Beaufort, Francia) 17/20 marzo 2011
Adamello ski-raid (Ponte di Legno - Tonale, Italia) 3 aprile 2011
Trofeo Mezzalama (Breuil Cervinia - Gressoney, Italia) 30 aprile -1 maggio 2011
Programma 2012
Pierra Menta (Areches, Francia) 15/18 marzo 2012
Tour du Rutor (Arvier, Italia) 30 marzo - 1 aprile 2012
Patrouille des Glaciers (Verbier, Svizzera) 25/28 aprile 2012
Comunicato redatto
da:
Fondazione Mezzalama
Comitato Organizzatore Tour du Rutor
Comitato Organizzatore Adamello ski-raid
08/07/2010
La tua vacanza inizia da qui ...
per saperne di più click qui sopra
07/07/2010
Michele Maccanti vincitore della Maratona
delle Dolomiti trovato positivo
Beffa sulle Dolomitiha vinto un dopato Michele Maccanti che domenica
scorsa si è aggiudicato la prestigiosa manifestazione “Maratona des
Dolomites” era risultato positivo ad un controllo il 15 maggio scorso
ROMA – Una splendida festa, se non proprio rovinata, quanto meno
inquinata dall’ennesimo episodio doping. Il vincitore della prestigiosa
“Maratona des Dolomites” (9.271 partenti, un successo clamoroso),
Michele Maccanti, 31enne di Miglioro (Ferrara) era risultato positivo
alla famigerata eritropoietina ad un recente controllo eseguito dalla
CVD, la commissione di vigilanza per la legge antidoping (376/2000),
prima di questa gara e precisamente ai campionati mondiali a cronometro
disputati il 15 maggio scorso ad Occhiobello. Dunque non avrebbe dovuto
essere neppure ai nastri di partenza. Ma è riuscito a farla franca
approfittando del pasticcio inestricabile di regole e regolette che in
omaggio ad un malinteso senso dell’autonomia presiedono ai rapporti fra
enti di promozione e Coni, alla cui Procura spetta di istruire il
processo sportivo. La positività risale al 15 maggio scorso ai
campionati mondiali a cronometro individuali di Occhiobello. La Procura
Coni ne ha ricevuto notifica il 15 giugno e ha convocato il ciclista per
il 30, ma Maccanti ha chiesto un ulteriore rinvio tramite il suo
avvocato. La nuova data era fissata per oggi, 6 luglio, ma c’è stata una
nuova richiesta di rinvio per mettere a punto le strategie della difesa.
Nel frattempo il ciclista ha avuto tutto l’agio di correre e vincere
nientemeno che la regina delle granfondo e la faccia tosta di
presentarsi sul palco della televisione. Ma già in precedenza, il 30
maggio scorso, aveva vinto la Marcialonga Cycling, altra importante
manifestazione amatoriale, come pubblicato dal sito di Datasport.
Un incidente spiacevole per gli organizzatori che appanna l’immagine
della “Maratona des Dolomites”, una manifestazione bellissima e unica
nel suo genere, che punta ai valori veri dello sport, della natura e
dell’ecologia e non avrebbe assolutamente bisogno di questi
“personaggi”, che portano solo pubblicità negativa.
Ma di questo increscioso episodio è responsabile sopratutto
l’assoluta mancanza di chiarezza dei regolamenti degli Enti di
promozione. Maccanti risulterebbe tesserato ad uno di essi. Ma, mentre
per la federazione ciclistica italiana (e il Coni) le regole sono
chiare: alla notifica della positività scatta automaticamente la
sospensione cautelativa, di questo piccolo ma importantissimo
particolare non si parla nei regolamenti degli enti. Così succede che il
furbetto di turno si possa presentare con il suo bel cartellino ad una
manifestazione qualsiasi anche dopo la positività. Magari approfittando
della “condizione” che certe positività consentono. E’ un problema
rilevante perché riguarda la credibilità di tutto il movimento
amatoriale che – allo stato dei fatti – è la spina dorsale di tanto
ciclismo e soprattutto dell’industria ciclistica di cui rappresenta il
mercato. Gli organizzatori della Maratona ovviamente sono stupefatti e
annichiliti dalla vicenda. Si sentono traditi: “Faremo di tutto – fanno
sapere – perché Maccanti sia depennato dall’ordine d’arrivo e per lui
non ci sarà mai più un pettorale alla nostra manifestazione”.
di EUGENIO CAPODACQUA da repubblica.it
trovato su www.vip.it
06/07/2010
dal 2 al 11 luglio 2010 si disputa il giro donne
per vedere le tappe click su
immagine qui sopra
05/07/2010
TRENTO BONDONE
Cameracar con commento di Christian Merli e Walter Gottardi
tratto dal sito http://www.scuderiatrentina.it/
29/06/2010
Inserito nuovo annuncio su mercatino
click qui a fianco per vedere
27/06/2010
per saperne di più click qui sopra
25/06/2010
domenica parte la gara a tappe per bici da corsa
più dura d'europa per avere
informazionio click su immagine qui sopra
Partenza da Tiarno di Sopra (TN) alle 05:00 del 25 giugno 2010
Tempo
massimo consentito 60 ore
ALTITUDINE MASSIMA 2200 m
Dislivello totale
positivo 15.000 m
A breve primo appuntamento dei Suoni delle Dolomiti
click qui sopra per accedere al sito ufficiale per vedere i programmi
Dolomiti d'InCanto in
diretta video dal rifugio Larcher
Cevedale 2607 m
Il Festival de I Suoni delle Dolomiti si apre
all’insegna di una grande
celebrazione della montagna e delle
Dolomiti, dal 2009 entrate a far
parte del patrimonio UNESCO come
bene naturale dell’umanità.
Dolomiti d’InCanto è il
titolo ideale di questo evento
eccezionale, che si svolgerà il
prossimo 20 giugno.
In concomitanza con l’apertura della
stagione estiva, 11 cori di
montagna renderanno omaggio alle
Dolomiti, presso altrettanti
rifugi del Trentino.
Il concerto del Coro
Sasso Rosso al
Rifugio Larcher Cevedale,
verrà trasmesso in diretta
streaming, su questo sito,
a partire dalle ore 11.00.
Da ieri è ufficiale: Paolo Bettini sarà il nuovo ct della nazionale di
ciclismo. Nato a Cecina il 1° aprile 1974, prenderà il posto del compianto
Franco Ballerini, deceduto in un tragico incidente di rally. Professionista
dal 1997 al 2008, ha vinto due volte il campionato del mondo (2006 a
Salisburgo e 2007 a Stoccarda) e l’oro olimpico ad Atene 2004. Il «Grillo»
sarà presentato il 23 giugno a Roma al Salone d’onore del Coni dal
presidente Petrucci e dal numero uno della Federciclo Di Rocco. Il suo
debutto da ct avverrà a ottobre ai Mondiali di Melbourne.
Sarà presentato ufficialmente mercoledì prossimo.
In carriera ha vinto un oro olimpico e due titoli iridati
L'ANNUNCIO
Ciclismo, Bettini nuovo ct azzurro
Sarà presentato ufficialmente mercoledì prossimo.
In carriera ha vinto un oro olimpico e due titoli iridati
Bettini sul traguardo dei mondiali di ciclismo vinti nel 2007
ROMA - Adesso è ufficiale: sarà Paolo Bettini il nuovo ct della
nazionale italiana di ciclismo. Il Grillo, che prenderà il posto di Franco
Ballerini, deceduto in un tragico incidente di rally, sarà presentato alla
stampa nella sua nuova veste di ct mercoledì 23 giugno.
LA PRESENTAZIONE - All'incontro saranno presenti il presidente del
Coni Gianni Petrucci, il segretario generale del Coni Raffaele Pagnozzi, il
presidente della Fci Renato Di Rocco e, ovviamente, Paolo Bettini, in
carriera due volte campione del mondo nonché vincitore del titolo Olimpico
ad Atene 2004.
LA CARRIERA - Bettini, nato a Cecina (Li) il 1º aprile 1974, divenne
professionista nel 1997 con la MG Maglificio-Technogym. Ha ottenuto la prima
vittoria in una grande classica nel 2000 alla Liegi-Bastogne-Liegi. L'anno
della consacrazione fu il 2003, quando vinse la Milano-Sanremo, il Giro del
Mediterraneo, la HEW Cyclassics e la Clasica de San Sebastian. In carriera
ha vinto per tre volte consecutive la Coppa del Mondo di ciclismo
(2002-2003-2004), unico ad esserci riuscito. Fa parte, inoltre, dei
corridori che hanno vinto tappe in tutti e tre i Grandi Giri. Il 14 agosto
2004 vinse la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Atene aggiudicandosi la prova
individuale su strada, facendo il vuoto in salita e battendo allo sprint il
portoghese Sergio Paulinho. Nel 2006, il 24 settembre conquistò il
Campionato del mondo di ciclismo su strada a Salisburgo (nel 2001 aveva
vinto l'argento). La stagione fu chiusa dalla netta vittoria in solitaria al
Giro di Lombardia in maglia iridata, dedicata al fratello Sauro, deceduto
qualche giorno prima. Il 30 settembre 2007 si presentò in piena forma sulle
strade di Stoccarda dove bissò il successo dell'anno precedente
riconquistando, con una volata sul russo Kolobnev, la maglia iridata su
strada. Il 27 settembre 2008, alla vigilia della prova individuale maschile
del Campionato del mondo di ciclismo su strada a Varese, annunciò il suo
ritiro dalle corse. Il ritiro ufficiale avvenne il 9 novembre 2008 durante
la rinnovata Sei Giorni di Milano.
Dopo i sospetti sul conto del campione del mondo a
cronometro, altri professionisti vengono accusati di aver barato.
Tra gli addetti ai lavori si fa il nome di due atleti impegnati
nelle volate. Mentre parte la caccia ai cambi di bici anomali. Ma
c’è chi parla di video virale e basta.
“Non è soltanto Cancellara che è stato sospettato. Sono stati
sospettati anche dei velocisti stranieri che potrebbero aver usato
lo stesso sistema o un sistema differente. Un paio di corridori“.
LE ACCUSE E I SOSPETTI – Oltre al campione
svizzero della Saxo Bank alcuni tra gli “addetti
ai lavori” del mondo del ciclismo, tra i quali anche
giornalisti,
annoverano altri atleti professionisti tra i possibili utilizzatori
del piccolo motore a batteria nascosto
nel tubo verticale della bici per andare più forte
su due ruote, o comunque di qualche altro dispositivo che
permette di pedalare con più velocità, sviluppando
alcune decine di watt di potenza in più del solito. A parlare è
Michele Bufalino che negli ultimi giorni, dopo aver
realizzato il
video che ha spopolato su You Tube alimentando i
dubbi sul comportamento del cronoman iridato, ha raccolto alcune
indiscrezioni che circolano del mondo del ciclismo. Il primo ad
alimentare i sospetti circa la regolarità delle vittorie di
Cancellara alla Parigi Roubaix e al Giro delle Fiandre svoltesi due
mesi fa – ricorda Bufalino - era stato un
corridore straniero: “Era inizio di aprile quando un
corridore francese della Francois de Jeux, Anthony Roux, ha iniziato
una campagna mediatica contro Cancellara“. Senza inizialmente
creare scalpore: “Le dichiarazioni del corridore francese, di
una squadra importante, erano comunque passate sottotraccia“.
ORA SI PARLA – Dopo di lui non
ci sono state vere e proprie accuse. Ma ora qualcosa sembra
cambiato. Dopo che Roux aveva esplicito riferimento a doping
tecnologico insinuando che Cancellara avesse corso con una
“dinamo nella bicicletta”, nelle ultime settimane
nell’ambiente sospetti e interrogativi
si sono fatti spazio fino a partorire nomi di nuovi possibili
imbroglioni. Non è un caso che qualche giornale nel corso del
Giro d’Italia avesse esplicitamente parlato dei
motori nascosti. Non è un caso se il giornalisti Rai
Alessandro Fabretti e il commentatore Davide
Cassani qualche settimana fa spiegavano il sistema per
barare, mostrando il funzionamento di una bici truccata,
durante una trasmissione Rai legata alla corse a tappe in corso. ”Di
corridori non ne ho sentiti ma ho sentito diversi addetti ai lavori,
anche giornalisti non italiani - spiega Bufalino, moderatore e
cofondatore del forum
Cycling-Manager.it - abbiamo discusso, alcuni sono scettici,
altri danno credito ai sospetti. Le mienon
sono accuse, ci tengo a precisare. Il fatto che comunque questo
filmato abbia scatenato questa marea di dubbi lascia perplessi.
Prima nessuno voleva uscire allo scoperto. Ora no. E’ su questo
bisogna soffermarsi“. ”La voce già girava – precisa
Bufalino – Già la cosa era seguita da giornalisti e addetti ai
lavori“. Ed è da quelle fonti che si carpisce come il campione
del mondo a cronometro non sia l’unico sotto la lente di
ingrandimento degli scettici.
CAMBI DI BICI SOSPETTI? – Ma accertare la verità
sui comportamenti dei ciclisti resta comunque impresa ardua.
Nemmeno analizzare i cambi di bicicletta sospetti
può aiutare a giungere a sentenze di condanna o di assoluzione che
non lascino adito a dubbi, seppur sembra quella la strada che i
curiosi andranno a percorrere per verificare se in
gara sono stati assunti strani comportamenti. ”C’è
la speranza di scovare atleti che hanno barato nei mesi ed anni
scorso?“, chiediamo. ”Penso che sia troppo tardi a meno che
non ci siano confessioni subito – spiega Bufalino
- La soluzione sarebbe andare a vedere tutti i filmati, perchè
c’è un altro sospetto che gira. Una pratica per salvare la gamba
nelle prima fase della corse. Salvare la gamba col motore nascosto
per poi prendere una bicicletta regolare in corsa per poter
affrontare con maggior energia, dopo un risparmio consistente
rispetto agli altri corridori, le fasi finali della gara“. Ma
solo filmati vecchi. Di sicuro nessuno proverà più
a sfruttare la scorciatoia: “Sarà troppo tardi
ma resta il fatto che si può comunque arginare il fenomeno“.
OPPURE VIDEO VIRALI? – Ma sempre a questo
proposito c’è chi
parla di
video virali, visto che sembra difficile far passare un trucco
del genere senza che ci si accorga del rumore provocato dal motore
elettrico, e dell’ingombro che dovrebbe provocare l’armamentario. Un
rischio troppo grande per prenderselo così alla leggera, visto lo
scandalo sportivo che ne seguirebbe.
TRATTO DA http://www.giornalettismo.com
Cancellara e la bici col motore, non bastava il doping...
10:50 ven 04 giugno 2010
Se fosse vero saremmo davvero entrati nell’assurdo perché a questo punto
non solo più i
ciclisti dovrebbero essere accusati di doping ma persino le loro
biciclette. Naturalmente ci riferiamo al caso della bicicletta del
campione svizzero Fabiàn Cancellara che alcune voci
dicono abbia inserito addirittura un piccolo motore
all’interno della sua bicicletta che gli permette di guadagnare il 20%
in prestazione.
Sarebbe proprio questo motore, a detta di Davide Cassani, ex ciclista
ed ora commentatore Rai, ad avergli permesso di staccare tutti nel Giro
delle Fiandre ed alla Parigi-Roubaix e vincere le due gare, ma ancor più
grave è che Cassani ha dichiarato come in alcuni video
si mettano ben in luce dei movimenti sospetti che Cancellara attuerebbe
sul
manubrio proprio con il presunto scopo di attivare questo motorino
interno: con questa bici ‘potrei vincere una tappa al Giro a 50 anni’,
ha anche dichiarato.
Intanto però, che sia vero o meno, il belga Tom Bonen,
sconfitto nel Giro delle Fiandre, ha qualcosa da dire: 'Andavo a 50
all'ora dietro a Cancellara ma non riuscivo ad avvicinarmi. Era qualcosa
di incredibile’; naturalmente Cancellara prende le
distanze da tutto ciò e da questo benemerito motore che nel concreto
esiste davvero ed è stato messo a punto nel 2007 dall'azienda di
ingegneria meccanica Gruber: ‘E' qualcosa di assurdo. Le mie vittorie
sono il frutto di duro lavoro. Non ho mai avuto delle batterie nella mia
bicicletta’. Il termine più scontato per descrivere questa ennesima
e paradossale situazione è ‘assurdo’, anche se a pensarci bene forse
sarebbe il caso di definire tutto questo... ‘fantascientifico’. Si
attendono sviluppi...
(ANSA)
- ROMA, 07 GIU - ''La cosa certa e' che portero' questo successo per sempre
con me, spero un giorno di poter
trasmettere queste emozioni ai miei
figli''. Queste le parole di Francesca Schiavone nel corso della
trasmissione di Rai Uno, 'Porta a Porta', dedicata al tema 'L'Italia che
vince'. La tennista italiana, reduce dallo storico successo a Parigi
sull'australiana Samantha Stosur ha spiegato che ''quando lavori e quando
sogni per tanto tempo qualcosa, con decisione e disciplina ci puoi
arrivare''.